Ha dato a “Chi ha torto e chi ha ragione” un tocco di eternità. E’ bello pensare che qualcuno possa, con tanta naturalezza, inserire cose nuove nel solco della nobile tradizione della canzone napoletana, semplicemente con il suono della voce, con il timbro caldo, avvolgente, familiare e “storico” della sua voce. Il Maestro l’ha fatto, sic et simpliciter, nonostante quello che Lui rappresenta nella storia musicale di questo paese. Il garbo, la disponibilità e l’apertura verso proposte di collaborazione, magari di qualità, ma assolutamente non giustificabili dal punto di vista del mercato fanno di Fausto Cigliano, anche per questo, un esempio per molti musicisti, invece,“diversamente orientati”. Lui, però, “ha ragione”.
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